venerdì 6 luglio 2018

#66: I social che fanno cose

ovvero la generalizzazione del comportamento di due o tre perdigiorno da tastiera. Esempi classici:
  • i social si indignano
  • la rete impazzisce
  • il popolo del web si scatena
Attendiamo che i social girino, vedano gente, si muovano, conoscano e facciano delle cose. Perché non si ha proprio più nulla da dire.




venerdì 26 settembre 2014

#65 Futuro a GG.

I nuovi Google Glass (GG). Soprassediamo sull'estetica di discutibile godibilità, sicuramente i creativi dai cognomi famosi non se ne risparmieranno l'acquisto e li porteranno con forzata disinvoltura. Interroghiamo la palla di cristallo per immaginare quale può essere il futuro a GG.

- babbei dispersi che girano senza sapere dove andare perché GG non funziona più e non conscono la loro posizione nè come ci sono arrivati. GG è il vostro cane guida, anche se non siete ciechi.

- incremento vertiginoso di fotografie inutili scattate in ogni luogo possibile. Fotografie che non vedrà nessuno ed occuperanno solo spazio sui dispositivi di memorizzazione.

- Incremento di film fastidiosi in stile the Blair Witch Project su youtube e similia.

- Nascita dei Reality 2.0 veri e propri, non quelli finti delle televisioni. Ossia privati cittadini che registrano tutte le loro giornate e ingolfano le piattaforme virtuali sociali di inutili esperienze di vita che altre persone troveranno interessanti al punto da buttare il proprio tempo per osservarle e magari finanche commentarle. O provare a viverle.

- Per qualsiasi cosa, si chiede a GG di fare una ricerca su G, pazienza se i risultati sono spesso sponsorizzati. Google Dixit!

Comprate gli occhiali, prendete il vostro cervello e chiudetelo in un barattolo pieno di formalina, da riporre nel vano detersivi sotto al lavandino, per future occorrenze.


lunedì 16 settembre 2013

#64: Gli applausi ai funerali


Ai morti particolarmente stucchevoli un applauso al rallentatore scuotendo la testa? A quelli particolarmente detestati chiediamo il bis?

Dovessi scegliere, preferirei essere applaudito da vivo.
Ad esempio quando sono al bagno e la faccio tutta intera, senza interruzioni e non c'è mai nessuno a guardare il risultato.
Figuriamoci ad applaudire.


venerdì 14 giugno 2013

giovedì 14 marzo 2013

#62: Partecipare agli eventi di massa

per poter dire un domani agli amici "io c'ero".

A documentare la propria presenza, o meglio al fine di dare un senso ai soldi spesi sul dispositivo elettronico tascabile/portatile acquistato, si sta su con le braccia per scattare le solite banalissime fotografie. Ed è così che nel tentativo di fissare un'immagine dell'evento in qualche manciata di megapixel, un'immagine che sarà sicuramente sfuocata ma abbellita da effetti applicati all'istante perché fa estremamente creativo, vi perdete l'emozione di godere fino in fondo delle infinite e irripetibili sfumature della realtà.

Vado-scrivomessaggisutwitter-scattofoto-pubblicosuinternet-tornoacasa-contoimipiace. 
Cosa è successo? Perché è successo? Non lo so, forse un flash mob, ma io c'ero.







mercoledì 13 febbraio 2013

#61: I vestiti mimetici


Mi è sempre sfuggita la necessità per certi militari di vestirsi con abiti mimetici in città, ma comprendo che l'esigenza per loro non sia di mimetizzarsi, invece si tratti semplicemente di indossare una divisa che anzi li differenzi dagli altri, quindi in totale antitesi con il fine del mimetismo.
Altrimenti non vestirebbero con chiazze verdi, ma magari sarebbero grigi a riquadri, spruzzati di marrone-feci-di-cane, con tasche a forma di tombino e maniche a studente fuori corso.
Dopotutto anche il Papa vestito di bianco e oro, con il suo vestito non mi inganna poi tanto da farmelo passare per una divinità: un abito senza monaco.

Ma io vorrei che l'abito costringesse il monaco: tutti quelli che indossano per sfizio di moda abiti mimetici tipo pantaloni o giacche o astucci porta portatile, li caricherei su una camionetta da infilare nella pancia di un B52 verso la guerra piu' vicina.


lunedì 21 gennaio 2013

#60 : Le donne che si fanno pagare da bere

Avete combatutto per la parità dei sessi, l'indipendenza economica e l'emancipazione? Bene. Avete soddisfatto il vostro orgoglio? Ancora meglio. C'è solo un ultimo passo da fare per completare l'opera: mettete mano a quel cazzo di portafogli nella borsa firmata e tirate fuori i vostri sudati denari per pagarvi la bevanda alcolica ordinata al bancone, anziché attendere che il maschio di turno rintronato dagli ormoni lo faccia per voi.

venerdì 7 dicembre 2012

#59: Rispondere alle domande: "assolutamente"

- Buongiorno, stiamo conducendo un'indagine statistica sulle abitudini alimentari. Potrei farle qualche rapida domanda?
- Si ma... non ho molto tempo, cerchiamo di fare in fretta.
- Certo, vedrà, ci vorrà pochissimo. Dunque... le piacciono i dolci?
- Assolutamente!
- Secondo una recente ricerca, coloro che mangiano molti dolci sono altresì avvezzi a pratiche estreme...
- Ad esempio?
- Coprofagia.
- ... ...
- Lei ritiene che questa ricerca possa essere priva di fondamenti seri?
- ... Assolutamente!!
- Dica, le piace mangiare i suoi escrementi?
- Assolutamente!!!
- E quelli degli altri?
- Assolutamente!!!!




venerdì 16 novembre 2012

#58: le code

all'Apple Store nel giorno del lancio dell'ultimo gadget elettronico oppure al cinema, per vedere il film appena uscito. Vi svelo un segreto: la settimana prossima il film sarà ancora in proiezione e l'i-prodotto in ampia disponibilità persino dal pizzicagnolo sotto casa ad un prezzo quasi sicuramente ribassato.




mercoledì 17 ottobre 2012

#57: la discesa in campo

ed altre meno fantasiose locuzioni mutuate dal linguaggio calcistico ma utilizzate a mo' di metafore in ben altri contesti, con il malcelato scopo di ammiccare agli entusiasti dello sport in questione. Già lo studio fatto a monte della scelta metaforica è deprecabile, per quanto forse considerato vincente dagli esperti in comunicazione, ma decisamente orribile è il perpetuarsi dell'uso di tale metafora sulla bocca di chiunque voglia figurare un impegno politico attivo. Invece di scendere in campo, discendete dalla rupe rappresentata nella grafica - decisamente fuor di metafora - riportata qui sotto.






giovedì 6 settembre 2012

#56: Festeggiare al lavoro

La gente che festeggia eventi privati come compleanni o nascite di prole nei luoghi di lavoro, con i colleghi di lavoro, nella pausa dal lavoro.
Radunati attorno ad un tavolo in sala riunione con un torta tagliata a tocchetti quadrati, lo spumante in bicchieri di plastica, ci si guarda in faccia per l'ultimo pezzo.



venerdì 22 giugno 2012

venerdì 18 maggio 2012

#54: Commenti nel web 2.0

Pagina web con spazio commenti ed immancabile manina, tutto per consentire al popolo della rete di esprimere la propria opinione. E via, quindi, con lo scatenio di articolati messaggi spesso non finalizzati al vero confronto d'idee supportate da serie argomentazioni, ma piuttosto esercizio di stile surrogato, tramite telegrafici messaggi ad effetto, con l'unico scopo di ottenere quanti più "mi piace" possibile. Nella vita vi tirano le pietre pertanto compensate contando il numero di "manine ok" collezionate. Esattamente come capita agli autori di questo blog.








mercoledì 11 aprile 2012

#53: I motociclisti

Anche se la mamma è bravissima ad incollare patacche sui vostri giubbotti, Easy Rider è finito da un pezzo.



giovedì 22 dicembre 2011

#52: Il lavoro

Se non siete tra i fortunati che guadagnano sufficienti danari impegnandosi in qualcosa che realmente loro piace, è ora che vi rendiate conto di cosa state facendo: (s)vendendo il vostro tempo per garantirvi sufficienti risorse in modo da continuare a (s)vendere il vostro tempo finché non sarete vecchi abbastanza da non poter essere utili a chi vi dà da lavorare. Allora, forse, avrete tempo per dedicarvi alle vostre passioni che, probabilmente, saranno passate di moda.

martedì 18 ottobre 2011

#51: E' stopaiodipalle, bellezza!

La citazione magari non è chiara a tutti (Bogart... Deadline... lui al telefono...) ma l'abuso di questo modo di dire tra giornalisti, onestamente, potrebbe anche essere già stato abbastanza perpetuato per intitolare o, diomio, chiudere un pezzo.

E' avere la fantasia di un monologo comico di Crozza su Berlusconi con sottofondo musicale 10 minuti di tasti battuti da Einaudi, bellezza!


mercoledì 27 luglio 2011

#50: Se piace a te piace anche a me

No, perdinci, no! Così mi rovini tutto il divertimento. Almeno fingi. Ma bene!


venerdì 1 luglio 2011

#48: Il cellulare

quando non si ha niente da fare e si sta ad accarezzarlo con la punta del dito: colpetti leggeri, polpastrelli strisciati, dita che si divaricano, mentre si aspetta qualcuno e non si vuole dare l'idea di essere non impegnati. Oppure l'Anche-io-lo-tiro-fuori-visto-che-lo-possiedo.

Un tempo i maschi usavano grattarsi i testicoli.


mercoledì 22 giugno 2011

martedì 7 giugno 2011

#46: Suffissi elativi irregolari

L'uberrimo campo della miserrima stupidità umana ha fatto si che il celeberrimo modo di formare superlativi assoluti, venisse sostituito dall'asperrima variante valida solo per aggettivi irregolari, oramai desueta.

Il pigerrimo simpaticone che nello scrivere creda pulcherrimo l'uso a piacere di tali suffissi, dovrebbe sapere che c'è veramente molto poco di acerrimo nella sua interpretazione della lingua.

Siamo consapevoli che l'italiano non si sacerrimo e le sue regole possano variare celerrime, ma leggervi ripescare qualche teterrimo latinismo mi fa venire veramente voglia di essere integerrimo con voi: ci vorrebbe una saluberrima valangata di merda.


venerdì 13 maggio 2011

#45: "Vi ricordate quando..."

Un modo facile per fare il comico è parlare dei fatti di tutti e soprattutto di fatti comuni che tutti possano ricordare.
Si inizia con un "Vi ricordate quando", poi unite un fatto di una infanzia giocosa ma sotto-sotto crudele, con una forte coloritura provinciale ma legata ad una tenera barbarie di un passato non tecnologico e meno disumanizzato. Introdotto il fatto esasperate il luogo comico con una iperbole e concludete con una battuta finale. Reiterare a piacimento.

Proviamo con "Vi ricordate quando" + "luna park" + "lecca lecca" + "battutona finale".

Vi ricordate da bambini quando veniva il luna park in città, che prima vi facevano fare il giro di tutte le giostre che sembravano montante con i pezzi del meccano. Voi eravate a 20 metri su un carrello della spesa rivestito da bruco e intanto vedevate bulloni che ricadevano sui vostri genitori che facevano 'ciao' con la mano. Poi all'uscita, dopo avere tramortito una decina di pescetti rossi con delle palline e l'unico rimasto vivo ve lo davano nel sacchettino trasparente, vi comperavano un gigantesco lecca lecca rosso.
Questo lecca lecca a meno di sgranocchiarlo a morsi vi poteva durare dalle 8 alle 24 settimane. E notate bene... non lo potevate mordere! Altrimenti i genitori: "ti rompi tutti i denti, vuoi andare dal dentista e finire con la dentiera come il nonno?!?" E il nonno era morto l'anno prima di carie.
Quindi continuavate a leccare questa sorta di frisbee rosso per tutta la restante vostra infanzia.
Mi moglie, la prima notte di nozze, vendendo che lo avevo ancora in valigia mi disse: "Pezzo di scemo, guarda che non ci hai mai tolto il cellophane".


Risate + applausi.

mercoledì 11 maggio 2011

#44: le macchinette da caffè Nespresso

guardate, non sarete terribilmente splendidi come George Clooney se ne acquistate una. Semplicemente siete inabili a farvi un buon caffè con una moka o una macchina da espresso normale.

Il caffè viene su con un bottone e la cialda finisce nel cestino. Aggiungerei che siete anche terribilmente indolenti e consumisti. Le Nespresso boutique, arredate con plastiche minimali e pseudo-chic, ma essenzialmente vuote, vi rappresentano appieno.


giovedì 28 aprile 2011

#43: Le battute di grande simpatia

  • Sei fuori come un balcone/citofono/copertone
  • Ma cosa ti sei fumato? Roba buona? dimmi chi è il tuo pusher.
  • ...ma anche no.
  • Mi è rimasto un solo neurone sano.
Pornografia della risata.


    venerdì 8 aprile 2011

    #42: dire "il know how"

    ma vi fa così schifo dire le conoscenze, le competenze, le capacità? Pensate di saper fare di più se lo dite in inglese?


    domenica 27 marzo 2011

    #41: Google

    ritenuto come infallibile risposta a qualsiasi domanda. Se qualcosa non compare nei risultati delle ricerche di google allora non esiste, inutile impegnarsi a cercare altrove. Andate pure a passeggio tranquilli con il vostro telefono intelligente in tasca, se qualche sconosciuto vi chiede dov'è via Mazzini con rapido accesso a internet consulterete le mappe di google e glielo direte. Non sapete più né come vi chiamate né dove abitate, tanto c'è la home page di google, naturalmente personalizzata (igoogle!) che vi ricorda tutto e colma le vostre straripanti lacune e morbose curiosità. Meno male che google c'è.


    domenica 13 marzo 2011

    #40: I blog

    Non vi siete mai chiesti come mai, nonostante leggervi sia completamente gratuito, non abbiate più di 3 visitatori a settimana?


    martedì 8 marzo 2011

    martedì 15 febbraio 2011

    #38: Pseudo artisti ai vernissage

    attenti a voi perché siete ben riconoscibili, vestiti come siete con bizzarri indumenti, con le camicie risorgimentali dai polsini larghi e dal colletto sbottonato, con la cravatta annodata sul collo nudo, i pantaloni aderenti alla caviglia e le scarpe lunghe a punta, con sciarpe che strisciano per terra e fantasiosi cappelli in testa. Le vostre capigliature scomposte e un po' unte, quel sorseggare lentamente l'immancabile bicchiere di vino rosso mentre parlate con dei conoscenti e fate vagare lo sguardo tra la folla alla ricerca della più bella della sala. E voialtre, sedute per terra in cerchio (come ragazzine in fase pre-adolescenziale), con i vostri lunghi ricci castani e il rossetto messo su alla buona (come ragazzine in fase pre-scolare), mentre parlate tra di voi di arte e intanto lanciate occhiate aggressive ai maschi curiosi che si affacciano al vernissage. Tutti a parlare amabilmente d'arte, che poi mi sembra voglia dire sesso. ARS GRATIA ARTIS? ARS GRATIA SEXUS!


    martedì 11 gennaio 2011

    #37: Sex and the city.

    Voi non siete loro e la vostra vita non assomiglia lontanamente alle vicende patinate partorite dalla mente di un maschio omosessuale. Non fate colazione a Manhattan indossando abiti che prendono spunto da quello che sarà l'arredamento del ristorante. Le vostre serate non finiscono con il suono dei tacchi sull'asfalto di una stradina con sole berline parcheggiate. I vostri liberi costumi sessuali non sono figli di una continua emancipazione post-femminista, ma piuttosto dell'Aperol delle ore felici.

    Né più né meno di quanto io non sia MacGyver.