venerdì 13 maggio 2011

#45: "Vi ricordate quando..."

Un modo facile per fare il comico è parlare dei fatti di tutti e soprattutto di fatti comuni che tutti possano ricordare.
Si inizia con un "Vi ricordate quando", poi unite un fatto di una infanzia giocosa ma sotto-sotto crudele, con una forte coloritura provinciale ma legata ad una tenera barbarie di un passato non tecnologico e meno disumanizzato. Introdotto il fatto esasperate il luogo comico con una iperbole e concludete con una battuta finale. Reiterare a piacimento.

Proviamo con "Vi ricordate quando" + "luna park" + "lecca lecca" + "battutona finale".

Vi ricordate da bambini quando veniva il luna park in città, che prima vi facevano fare il giro di tutte le giostre che sembravano montante con i pezzi del meccano. Voi eravate a 20 metri su un carrello della spesa rivestito da bruco e intanto vedevate bulloni che ricadevano sui vostri genitori che facevano 'ciao' con la mano. Poi all'uscita, dopo avere tramortito una decina di pescetti rossi con delle palline e l'unico rimasto vivo ve lo davano nel sacchettino trasparente, vi comperavano un gigantesco lecca lecca rosso.
Questo lecca lecca a meno di sgranocchiarlo a morsi vi poteva durare dalle 8 alle 24 settimane. E notate bene... non lo potevate mordere! Altrimenti i genitori: "ti rompi tutti i denti, vuoi andare dal dentista e finire con la dentiera come il nonno?!?" E il nonno era morto l'anno prima di carie.
Quindi continuavate a leccare questa sorta di frisbee rosso per tutta la restante vostra infanzia.
Mi moglie, la prima notte di nozze, vendendo che lo avevo ancora in valigia mi disse: "Pezzo di scemo, guarda che non ci hai mai tolto il cellophane".


Risate + applausi.

mercoledì 11 maggio 2011

#44: le macchinette da caffè Nespresso

guardate, non sarete terribilmente splendidi come George Clooney se ne acquistate una. Semplicemente siete inabili a farvi un buon caffè con una moka o una macchina da espresso normale.

Il caffè viene su con un bottone e la cialda finisce nel cestino. Aggiungerei che siete anche terribilmente indolenti e consumisti. Le Nespresso boutique, arredate con plastiche minimali e pseudo-chic, ma essenzialmente vuote, vi rappresentano appieno.